Le scommesse multiple, spesso viste come un modo per moltiplicare le vincite con un piccolo investimento, nascondono in realtà una serie di rischi e svantaggi che le rendono una scelta poco consigliabile per chi vuole approcciarsi al mondo delle scommesse in modo razionale e consapevole. Il fascino di trasformare una piccola puntata in una vincita importante è indubbio, ma è proprio questa illusione di guadagno facile che spesso porta a sottovalutare i meccanismi matematici e probabilistici che stanno alla base delle scommesse multiple, rendendole un’opzione estremamente svantaggiosa nel lungo periodo.
Uno dei principali problemi delle scommesse multiple risiede nel cosiddetto “compounding” del margine del bookmaker. Ogni volta che aggiungiamo una nuova selezione alla nostra multipla, il margine applicato dal bookmaker si accumula, riducendo progressivamente le nostre probabilità di vincita. Per comprendere meglio questo concetto, possiamo fare un esempio pratico. Supponiamo di voler fare una scommessa doppia su due eventi sportivi, entrambi con una quota di 2.00. Se scommettessimo su ciascuno di questi eventi singolarmente, il bookmaker applicherebbe un margine, che per semplicità possiamo considerare intorno al 5%. Questo significa che la probabilità implicita di vincita per ciascuna scommessa non è del 50%, ma leggermente inferiore, diciamo circa il 47.5%. Quando combiniamo queste due scommesse in una multipla, il margine non si somma semplicemente, ma si moltiplica. In altre parole, il margine del bookmaker non è più del 5% su ciascuna scommessa, ma diventa del 10.25% (1.05 * 1.05 – 1). Questo significa che le nostre probabilità di vincita complessive si riducono ulteriormente, rendendo la scommessa multipla molto meno vantaggiosa rispetto a due scommesse singole.
Aggiungendo una terza selezione con le stesse caratteristiche, il margine del bookmaker aumenterebbe ulteriormente, raggiungendo circa il 15.76% (1.05 * 1.05 * 1.05 – 1). Questo meccanismo di “compounding” si applica a ogni nuova selezione aggiunta alla multipla, rendendo sempre più difficile ottenere una vincita. Più eventi aggiungiamo, più il margine del bookmaker si accumula, e più le nostre probabilità di successo si riducono in modo esponenziale. Questo è il motivo per cui, anche se le quote delle scommesse multiple possono sembrare allettanti, la realtà è che il bookmaker sta applicando un margine molto più elevato rispetto a quello che applicherebbe su scommesse singole.
Un altro aspetto da considerare è la volatilità delle scommesse multiple. Anche se è vero che una multipla può offrire vincite importanti con una puntata relativamente piccola, è altrettanto vero che il rischio di perdere aumenta in modo significativo. Ogni selezione aggiunta alla multipla introduce un ulteriore punto di fallimento: basta che uno solo degli eventi non vada come previsto per far perdere l’intera scommessa. Questo significa che, mentre le scommesse singole offrono una certa flessibilità e la possibilità di gestire il rischio in modo più controllato, le scommesse multiple sono molto più imprevedibili e difficili da gestire.
Inoltre, le scommesse multiple possono portare a una distorsione della percezione del rischio. Quando si guarda alla quota finale di una multipla, è facile farsi prendere dall’entusiasmo e pensare che sia solo questione di “fortuna” per vincere. Tuttavia, la realtà è che ogni selezione ha una sua probabilità di successo, e combinare più eventi in una sola scommessa non fa altro che moltiplicare le incertezze. Questo può portare a sottovalutare il rischio reale e a sovrastimare le possibilità di vincita, spingendo a fare scommesse più azzardate di quanto si farebbe normalmente.
Infine, c’è da considerare l’aspetto psicologico. Le scommesse multiple possono creare un falso senso di sicurezza o di opportunità, portando a comportamenti sconsiderati. La possibilità di vincere grosse somme con una piccola puntata può spingere a fare scommesse sempre più rischiose, nella speranza di “fare il colpaccio”. Questo approccio, però, è destinato a fallire nel lungo periodo, perché non tiene conto della matematica e delle probabilità che stanno alla base delle scommesse. Il bookmaker, grazie al margine applicato, è sempre in vantaggio, e più selezione si aggiungono alla multipla, più questo vantaggio si amplifica.
In conclusione, mentre le scommesse multiple possono sembrare un’opzione attraente per chi cerca grandi vincite con piccole puntate, la realtà è che nascondono una serie di rischi e svantaggi che le rendono una scelta poco consigliabile. Il compounding del margine del bookmaker, l’aumento della volatilità e la distorsione della percezione del rischio sono tutti fattori che contribuiscono a rendere le scommesse multiple un’opzione svantaggiosa nel lungo periodo. Per chi vuole approcciarsi alle scommesse in modo razionale e consapevole, è sempre meglio optare per scommesse singole, dove il margine del bookmaker è più contenuto e il rischio è più gestibile.
Le scommesse multiple, come abbiamo visto, sono generalmente sconsigliabili a causa del compounding del margine del bookmaker, dell’aumento della volatilità e della distorsione della percezione del rischio. Tuttavia, esiste un’eccezione a questa regola, che può rendere le scommesse multiple un’opzione potenzialmente vantaggiosa: quando tutte le selezioni che compongono la multipla sono value bets, ovvero scommesse in cui la quota offerta dal bookmaker è superiore alla probabilità reale dell’evento. Spesso, queste value bets possono far parte di surebets con altri allibratori, quindi una buona strategia è quella di trovare queste surebets e raggruppare in multipla quelle selezioni offerte dallo stesso bookmaker.
Per capire meglio questa eccezione, dobbiamo prima chiarire cosa si intende per value bet. Una value bet si verifica quando il bookmaker sottostima la probabilità di un evento, offrendo una quota più alta di quanto dovrebbe. Ad esempio, se un evento ha una probabilità reale del 50% di verificarsi, la quota corretta dovrebbe essere 2.00. Se il bookmaker offre una quota di 2.10, questa è una value bet perché il valore atteso della scommessa è positivo. In altre parole, scommettere su eventi di questo tipo, nel lungo periodo, può portare a un guadagno.
Quando tutte le selezioni di una multipla sono value bets, il compounding del margine del bookmaker viene ribaltato a favore dello scommettitore. Questo perché, se ogni selezione ha un valore atteso positivo, la combinazione di più value bets in una multipla amplifica il vantaggio dello scommettitore. Facciamo un esempio pratico: supponiamo di avere tre eventi, ciascuno con una probabilità reale del 50% (quota corretta 2.00), ma il bookmaker offre una quota di 2.10 per ciascuno. Se scommettiamo su ciascun evento singolarmente, abbiamo un valore atteso positivo. Se combiniamo questi tre eventi in una multipla, la quota finale sarà 2.10 * 2.10 * 2.10 = 9.26. La probabilità reale che tutti e tre gli eventi si verifichino è 0.5 * 0.5 * 0.5 = 0.125, ovvero il 12.5%. La quota corretta per questa multipla dovrebbe essere 8.00, ma il bookmaker offre 9.26, il che significa che anche la multipla è una value bet.
Tuttavia, è importante sottolineare che trovare value bets o surebets non è semplice. Richiede una conoscenza approfondita dei mercati delle scommesse, un’analisi accurata delle probabilità reali degli eventi e l’accesso a più bookmaker per confrontare le quote. Inoltre, i bookmaker tendono a limitare o chiudere gli account degli scommettitori che sfruttano sistematicamente value bets o surebets, rendendo questa strategia difficile da sostenere nel lungo periodo.
Internet è piena di cosiddetti esperti delle scommesse che offrono pronostici sul calcio in forma di multiple. Quando però andiamo a spulciare le quote offerte dal bookie di loro scelta (oddsportal è un buon servizio per fare questo) ci rendiamo conto che spesso e volentieri non sono nemmeno le migliori quote a disposizione. Alcuni addirittura inseriscono come selezione scommesse combo sulla stessa partita che fanno perdere ulteriore valore alla scommessa.
Alla fine, puoi anche vincere, ma chiamala pure una botta di cu… fortuna.