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Le “quote di chiusura” (closing odds) sono quelle offerte dagli allibratori (bookmakers) pochi istanti prima dell’inizio di un evento sportivo.

Quando i bookmakers offrono un certo evento sportivo agli scommettitori, cominciano con il pubblicare le quote che nella loro opinione sono una rappresentazione accurata delle probabilità di ciascun risultato. Queste sono le cosiddette “quote di apertura” (opening odds).

Le quote di apertura non sono statiche; i bookmakers continueranno a ritoccarle prendendo in considerazione il volume di scommesse ricevute su ogni risultato (operazione conosciuta come “balancing the book” o bilanciare il libro) e reagendo a notizie che via via arrivano e che sono considerate influenti sulle probabilità dei vari risultati. Esempi di queste notizie, per quanto riguarda le scommesse sul calcio, possono essere eventuali infortuni o squalifiche di giocatori importanti, le formazioni annunciate dagli allenatori (di solito circa un’ora prima della partita), ma anche designazioni o sorteggi arbitrali, condizioni meteo, cambiamenti di sede dell’evento (campo neutro invece di quello della squadra di casa) o partite giocate a porte chiuse o con parte del tifo che ha subito un divieto di partecipazione all’evento.

Le quote di chiusura avranno quindi preso in considerazione tutte le notizie disponibili fino all’inizio della partita e tutte le opinioni che gli scommettitori hanno espresso piazzando le loro scommesse (da notare che queste opinioni non sono considerate per capita ma per importo scommesso). Il fenomeno delle opinioni collettive degli scommettitori è paragonabile alla teoria statistica conosciuta come “saggezza della folla” (wisdom of the crowd*) e al concetto di “intelligenza collettiva”. Per questi motivi le quote di chiusura sono considerate, al netto della percentuale in favore dei bookmakers, come quelle che rappresentano più accuratamente le probabilità dei vari risultati**. E’ quindi un’ottima idea quella di cercare di  ottenere quote più alte delle quote di chiusura pubblicate dai bookmakers che hanno più liquidità, limiti di puntate alti***, e margini bassi (sharp bookmakers). Il bookmaker più usato per fare questo tipo di confronto è Pinnacle Sports. Uno studio approfondito su un campione di quasi 400000 partite di calcio quotate da Pinnacle ha fatto notare un’alta correlazione (0,997) fra le quote di chiusura e le probabilità osservate. In parole povere, le quote di chiusura di Pinnacle hanno predetto con un’efficacia del 99,7% le esatte probabilità dei risultati in seguito verificatisi. Anche le varie betting exchanges, come Betfair, sono considerate abbastanza “acute” e reattive, soprattutto nei mercati con maggiore liquidità.

I migliori scommettitori professionisti non misurano la loro abilità con il numero di volte che piazzano scommesse vincenti, ma con il numero di volte che riescono a battere le quote di chiusura degli sharp bookmakers.

*  Per maggiori approfondimenti si consiglia la lettura dell’articolo di Joseph Buchdahl sul metodo di scommesse basato sulla saggezza della folla.

**  Su internet si possono trovare vari calcolatori che rimuovono il margine dei bookmakers per mostrare quelle che dovrebbero essere le quote eque, ossia con un ritorno del 100%.

***  Nelle serie inferiori europee, la versione internazionale di Pinnacle offre limiti fino a qualche centinaia di dollari, mentre per partite di Champions League o Premier League inglese i limiti possono arrivare fino a $45000. Questo è dovuto al fatto che i mercati di partite più importanti, e con grande liquidità, offrono maggiori informazioni e sono di conseguenza più efficaci. Uno scommettitore che si specializzi nella conoscenza delle serie inferiori potrà quindi avere più opportunità di trovare degli errori da parte dei bookmakers nel quotare i vari risultati.

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